La Decompressione Discale Lombare
La decompressione discale lombare percutanea in lombalgie discogeniche da protrusioni discali (bulging) ed ernie discali contenute è un trattamento chirurgico a bassa complessità eseguito in anestesia locale e con una sedazione endovenosa di benzodiazepine ed oppioidi.
Tale trattamento di terapia del dolore è eseguito in relazione al mal di schiena e viene effettuato mediante la tecnica percutanea che prevede l’utilizzo di un ago per l’aspirazione di una piccola quantità di disco erniato al fine di ridurre la pressione che esercita sul nervo, quindi una conseguente diminuzione del dolore.
La tecnica percutanea permette di non tagliare la pelle ed evitare cicatrici e di evitare dei traumi dei tessuti muscolari.
Info utili
Anestesia:
Farmaco
Dutara intervento:
Riposo:
Degenza:
Effetto Definitivo:
Trattamento e Terapia
Tale trattamento viene eseguito in sala operatoria, in regime di Day Hospital, in anestesia locale associata a blanda sedazione endovenosa con benzodiazepine ed oppioidi ed ha la durata di 20 minuti.
Il paziente viene posizionato in posizione prona sul lettino chirurgico e, con ausilio radiologico, viene localizzato il disco da trattare.
Una sonda 17 G L 120-150 mm viene posizionata per via percutanea nel nucleo polposo discale ed una parte di tessuto discale viene aspirato per via meccanica con sistema a vite senza fine o vaporizzato con corrente in radiofrequenza (termoablazione).
A fine procedura, il paziente viene riaccompagnato in reparto ed invitato ad indossare un busto ortopedico di sostegno lombosacrale in tessuto con sostegni.
Dopo due o tre ore, smaltito l’effetto della sedazione, il paziente può lasciare autonomamente la clinica.
L’efficacia clinica del trattamento si esplicherà dopo almeno un mese, durante il quale il paziente dovrà stare a riposo, astenendosi da attività lavorative pesanti o sedentarie.
Possibili complicanze
La reazione allergica è sicuramente una complicanza (estremamente rara soprattutto se si utilizza l’ozono in luogo del cortisone) e va sempre ricercata prima di eseguire una infiltrazione con ozono od altri farmaci.
Le turbe della coagulazione del sangue sono una controindicazione, così come le infezioni cutanee in sede di infiltrazione.
Se il paziente assume antiaggreganti (tipo cardiaspirina, cardirene etc) è sufficiente sospenderli 2-3 gg prima dell’infiltrazione, e riprenderli il giorno successivo l’infiltrazione.
Se assume anticoagulanti (tipo Coumadin o farmaci similari), questi vanno sospesi e sostituiti con eparina a basso peso molecolare, finché i valori ematici di coagulazione non siano congrui con l’esecuzione della procedura infiltrativa o di radiofrequenza (INR > di 1,5)
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