La Radiofrequenza Pulsata
La radio radiofrequenza pulsata epidurale e/o transforaminale è una terapia interventistica radioguidata eseguita a livello centrale sui gangli dorsali posteriori attraverso l’inserimento di un ago che rilascia una corrente, non percepita dal paziente, che innesca un campo elettrico capace di diminuire o eliminare totalmente il dolore.
Tale metodica di terapia del dolore viene effettuata per il trattamento di nevralgie intercostali, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie da ernia discale o esiti di chirurgia vertebrale (FBSS).
Questo trattamento avanzato è minimamente invasivo ed è estremamente efficace per la cura del dolore articolare.
Info utili
Anestesia:
Locale
Farmaco
Radiofrequenza Pulsata
Dutara intervento:
Riposo:
Degenza:
Effetto Definitivo:
Trattamento e Terapia
Il paziente viene posizionato prono sul lettino chirurgico e, tramite ausilio radiologico, si posiziona un ago per radiofrequenza 22 G L 100 mm con punta attiva da 5 ml a livello del ganglio radicolare posteriore sede di patologia dolorosa per via paravertebrale.
Una volta verificata la corretta posizione dell’ago, una corrente in radiofrequenza pulsata viene somministrata per un tempo di 5 minuti a scopo antalgico palliativo.
Il ganglio lombare può essere approcciato anche attraverso un sottile elettrocatetere epidurale introdotto attraverso lo hiatus sacrale.
Una volta terminata la procedura, l’ago e il catetere vengono rimossi ed il paziente viene riaccompagnato in reparto e tenuto alcune ore in osservazione.
Una volta smaltito l’effetto della sedazione il paziente potrà lasciare autonomamente la clinica.
Possibili complicanze
La reazione allergica è sicuramente una complicanza (estremamente rara soprattutto se si utilizza l’ozono in luogo del cortisone) e va sempre ricercata prima di eseguire una infiltrazione con ozono od altri farmaci.
Le turbe della coagulazione del sangue sono una controindicazione, così come le infezioni cutanee in sede di infiltrazione.
Se il paziente assume antiaggreganti (tipo cardiaspirina, cardirene etc) è sufficiente sospenderli 2-3 gg prima dell’infiltrazione, e riprenderli il giorno successivo l’infiltrazione.
Se assume anticoagulanti (tipo Coumadin o farmaci similari), questi vanno sospesi e sostituiti con eparina a basso peso molecolare, finché i valori ematici di coagulazione non siano congrui con l’esecuzione della procedura infiltrativa o di radiofrequenza (INR > di 1,5)
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